La costruzione di questi due nuovi porti nei due punti estremi del canale sarà determinata dalla
costruzione di una fitta rete stradale che seguirà in lungo e in largo il canale e di un aereoporto nei pressi della città di Rivas (nei processi della quale è prevista la creazione di una serie di complessi turistici e di un'area di libero commercio).
Questo progetto, che all'inizio sembrava poter dar vita al degno competitor del Canale di Panama in realtà ha suscitato diverse polemiche.
Le prime, di tipo politico, riguardo la debolezza istituzionale dello Stato del Nicaragua (nel Giugno del 2013 il presidente aveva firmato una "cambiale in bianco" dando la concessione per i lavori a un impresa la quale pur avendo raggiunto l'accordo sembra non avesse ancora effettuato studi di fattibilità circa la costruzione del Canale;
Le seconde di carattere ambientale, riguardo la costruzione delle tre chiuse e del lago artificiale pensato per alimentarle la cui superficie dovrebbe raggiungere 400 km2, progetto che comporterebbe deforestazioni (causando così spostamenti forzosi di intere comunità indigene) e l'attraversamento di due aree di riserva della biosfera protette dall'UNESCO.
Questi e altri disagi hanno scatenato la polemica e la richiesta di annullamento del progetto da parte di molti enti tra cui la Forest of The World e alcune comunità indigene appellatesi alla Commissione Interamericana dei diritti umani.
Rimane quindi l'incognita del futuro di questo "gigante fluviale" del trasporto marittimo, un canale diviso tra realtà e mito...